LA VITA IN ACCADEMIA

( dall'ottobre 1941 al giugno 1943 )

 

Gli Allievi del Corso Zodiaco si trovarono a convivere in Accademia con il Corso Urano (Aspiranti del 3° anno) ed il Corso Vulcano (Anziani del 2° anno). I tre Corsi formavano i Battaglioni Allievi al comando dei quali era designato un Magg. Pilota - Direttore degli studi, che era anche vice Comandante dell' Accademia il Col.Pilota Pericle Ravagli

La " Spinguinatura " - La maggior parte degli Allievi dello Zodiaco subirono questa cerimonia, una tradizione scherzosa da parte degli Anziani, a volte bisognava sopportare strane iniziative, però sempre a livello goliardico

Attività giornaliera

Sveglia ore 6.00 - Indossata la tenuta prescritta recarsi celermente ai lavandini e docce per accudire alla pulizia personale; rientrare in camerata e disfare il letto: materasso ripiegato in due, sopra di esso prima la coperta poi la sopra-coperta . le lenzuola, il pigiama ( il tutto accuratamente ripiegato ) ed infine il guanciale; le pantofole sullo sgabello a piè del letto < vietato sedersi sul letto per evitare punizioni >

Indossata la divisa giornaliera, all' annuncio dell'adunata, raduno davanti a ciascuna camerata; il capo scelto di ogni compagnia ( Aspirante del 3° Corso ), dopo aver controllato il perfetto ordine dell'uniforme degli Allievi, presenta la forza all'Ufficiale di giornata - tutto doveva avvenire in 20 minuti. inquadrati versdo il salone mensa per la colazione - durata 10 minuti

Terminata la colazione, inquadrati, si raggiungevano le aule per lo studio dalle ore 6.50 alle ore 8.00, dopo di che iniziavano le lezioni obbligatorie fino alle ore 12.45. Il capo classe, ed in assenza di questi il più anziano dei presenti, rendeva gli onori all'ingresso ed all'uscita degli Insegnanti dalle aule, dando l'attenti.

Le lezioni obbligatorie : biennio di ingegneria ( Docenti del Politecnico di Napoli ) e quelle professionali ( Insegnanti militari ) venivano seguite da ciascuno con diligenza. a volte ,con piacere

Era il caso del Prof. Parascandolo, docente di Mineralogia e Geologia, persona colta ed umana che con i suoi intercalari in dialetto napoletano rendeva tutto facile, il Capitano Bafunti…..Ba, insegnante di Armi e Tiro, il " magnifico " Prof. Simeon che insegnava Navigazione Aerea.

Era l'ora del pranzo: raduno nel salone " dei plastici " e lettura delle punizioni inflitte agli Allievi per inosservanza del Regolamento < con le motivazioni > , dopo di che alla mensa - durata del pranzo 20 minuti, dalle ore 12.55 alle ore 13.25. Al suono del campanello di fine mensa alzarsi e lasciare tutto anche se il pasto non era consumato totalmente cosa che accadeva spesso quando l'ascolto del bollettino di guerra durava diversi mimuti. Alle ore 13.30 ricreazione, alle ore 14.00 adunata ed inquadrati si raggiungevano le aule per le lezioni fino alle ore 17.45 - da quest'ora iniziava lo studio libero fino alle ore 19.50.

Adunata ed inquadrati verso la mensa per la cena dalle ore 20.00 alle ore 20.20, i soliti 20 minuti, poi ricreazione ed adunata nei dormitori col silenzio alle ore 21.00

 

                        Camerata                                                             Corridoio camerate

 

Alla domenica sveglia alle ore 7.00 - alle ore 8.00, dopo la colazione, ascolto della S.Messa nella Cappella Reale - durante la funzione si intonava " l'inno Sardu "

                

 

La domenica il mercoledi ed alcune festività <libera uscita> dalle ore 17.40 alle ore 19.40,

chi non ne fruiva si recava al teatro Reale ove si proiettavano film , oppure ai campi sportivi - A volte, tra Allievi, si organizzavano piccoli trattenimenti musicali.

riposo1.jpg (30425 byte)             riposo2.jpg (24700 byte)

Allarme aereo

Agli inizi del 1943 erano più frequenti gli allarmi aerei, in particolare di notte, e dopo una giornata spesso faticosa e con il morale a pezzi, gli Allievi dovevano superare un affaticamento fisico : discendere e risalire 315 gradini della scala 16 fino allo scantinato, attrezzato con stuoie per potersi distendere. Affranti dalla stanchezza, oltre tutto si era appesantiti dalle coperte e dalla maschera antigas, la risalita era ardua e spesso fatta a più riprese.

Il volo

Si partiva dal piazzale dei Gagliardetti su autobus " checche " diretti al campo di aviazione di Grazzanise Gli Allievi nel massimo ordine prendevano posto sui bus ed alla partenza veniva distribuito il panino , una rosetta confezionata con ingredienti fra i quali, forse, il frumento ripieno di marmellata - peso tendente all'anoressia.

Giunti al campo gli Allievi scesi dai bus e distinti per squadre di volo vengono presentati dall'Allievo più anziano all'Ufficiale addetto alla linea di volo.

Ogni squadra veniva presa sotto tutela dall'istruttore per iniziare le attività di volo, sempre che non ci si mettava di mezzo il vento o la mancanza di benzina.

Malgrado tutto, il trasferimento al campo, oltre ad ossigenare il corpo e dare un senso di libertà, serviva a mantenere alto l'entusiasmo che era patrimonio comune, tanto che ben pochi avvertivano le deficienze dei velivoli e la crescente carenza di benzina che rallentava i corsi di pilotaggio.

La partenza dal campo, dopo che il Comandante della Scuola aveva messo in libertà gli Allievi, avveniva con la stessa procedura della partenza.

La disciplina

Era asfissiante, il Regolamento prevedeva un numero illimitato di divieti e controlli quasi a vista di giorno e di notte, anche in libera uscita.

I controlli prima della libera uscita ( …….panciera di lana, colletto inamidato privo di piegature, giarrettiere, scarpe alte, ecc) erano ossessionanti: < per una piccola mancanza la libera uscita si tramutava in consegna o cella >,

Per l'inquadramento ed il rispetto del Regolamento di Accademia erano preposti Ufficiali, ruolo servizi, proveniente dal complemento del R. Esercito, i cosiddetti " ciacù ".

Durante lo studio libero, un "ciacù", seduto in cattedra, fungeva da guardiano e non lasciava il minimo movimento agli Allievi e non tollerava brusii; ogni piccola azione o gesto che riteneva < infrazione > veniva punito segnando puntini al nominativo del malcapitato - la somma dei puntini si traduceva in consegna o cella.

Durante i trasferimenti all'interno dell'Accademia sbucavano dai nascondigli per elargire punizioni: bastava il maglione in disordine o una mano nella cintura del pantalone o un parlare ad alta voce o un correre.

Si sopportavano le angherie di taluni "ciacù" che infliggevano la cella , quasi come uno sfogo delle frustrazioni personali.

In libera uscita, se una mano era sprovvista di guanto, capitava spesso all'uscita da un Bar o da un negozio, ed un Ufficiale in borghese si accorgeva e riconosceva l'Allievo, questi il giorno dopo alla lettura delle punizioni prima del pranzo ascoltava la sua punizione < non calzava i guanti a diporto >.

Punizioni disciplinari

A ) Rimprovero semplice - b) La consegna da 1 a 5 turni - c) La cella semplice ad 1 a 5 giorni - d) La cella di rigore da 3 a 10 giorni - e) La perdita dei fregi di distinzione - f) Il rimprovero solenne - g) L'espulsione dall'Accademia

La fierezza di ciascun Allievo per la professione scelta serviva a superare tutto ciò che la vita in Accademia richiedeva, in vista della meta sospirata, quindi disposti alla preparazione culturale, atletica e militare per il futuro e tanto agognato " eroismo militare " e nel rigido rispetto delle norme di contegno come previste dal Regolamento.

L'esempio di bravura e luminoso eroismo di tanti piloti che avevano preceduto il Corso Zodiaco, vivendo la stessa vita, era un corroborante positivo.

………… Evasioni dall'Accademia

Erano ben accette perché rompevano la monotonia quotidiana, a volte, intollerabile

Gita a Roccamonfina - un piccolo comune sui monti Aurunci a 612 m. di altitudine, ricco di boschi di castagne e sede di un Santuario venerato dagli abitanti della piana del Volturno.

Gita al campo di aviazione militare di Napoli Capodichino - per assistere ai tiri al poligono di un nuovo tipo di mitragliatrice posto sugli aerei, le cui scariche erano sincronizzate con il ruotare dell'elica ed alle evoluzioni del nuovo velivolo Fiat G.55 con alla cloche un sottufficiale che deliziò i presenti con ardite acrobazie.

 

MANIFESTAZIONI NAZIONALI

Annuale fondazione Arma Aeronautica - Roma 28 marzo 1942

 

 

C'era il gruppodi S.79 del Maggiore Erasi tutti col siluro sotto. Passò Mussolini, fu presentato il G.55 -alla cloche c'era Baylon


Il 1942 sarà ricordato per le riprese delle scene di un film divenuto storico.
nella Reggia di Caserta - sede della R. Accademia Aeronautica
si gira il film
"I TRE AQUILOTTI"
gli allievi dei Corsi Urano, Vulcano e Zodiaco
sono le comparse.

film3aq.jpg (617759 byte)

(dal MK P100 del Corso Urano)